Boom di presenze e grandi firme del giornalismo italiano: il Festival della Comunicazione conclude la dodicesima edizione e si proietta al 2026

Un format consolidato, ospiti d’eccezione e un pubblico partecipe: la dodicesima edizione del Festival della Comunicazione è stata una vera celebrazione della cultura, ricca di contenuti e fortemente condivisa. Da giovedì 11 a domenica 14 settembre, il borgo di Camogli è stato lo scenario perfetto per gli oltre 100 appuntamenti tra incontri, dibattiti, concerti e laboratori, accogliendo più di 160 protagonisti del mondo letterario, artistico, economico, scientifico, musicale e dello spettacolo. Il Festival si distingue per la sua capacità di rinnovarsi e sorprendere, trasformando di anno in anno i propri format in esperienze sempre più coinvolgenti e partecipative. Dall’esercizio di scrittura collettiva guidato da Stefano Massini, che invita il pubblico a mettersi in gioco in prima persona, alla bookchallenge con Alessia Gazzola e Andrea Amadio (@libriconfragole), da Federico Assini (@fedeasso) che ha realizzato interviste estemporanee alle persone per le strade di Camogli, fino alle inaspettate performance sul palco come quella di Carlo Cottarelli imbracciando la chitarra, il Festival si conferma un laboratorio vivo di idee, linguaggi e contaminazioni che vanno ben oltre la parola.

Un Festival di indiscutibile successo sia dal vivo, saldamente sopra le 45mila presenze tra terrazze, piazze e maxischermi, sia online, con 500mila visualizzazioni via streaming e arrivando a 22mila iscritti al canale YouTube. Sono oltre 800mila le views delle pagine del sito, con moltissimi incontri condivisi sulle piattaforme digitali La7, e anche la partecipazione via social è in crescita con una copertura che ha superato le 350mila persone. Accanto ai numeri, ci sono il calore e l’entusiasmo di un pubblico sempre più vicino, che dimostra il suo affetto verso una manifestazione in continua crescita e sempre più apprezzata.

Ideato insieme a Umberto Eco, il Festival è diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, e realizzato da Frame insieme al Comune di Camogli con il patrocinio della Commissione Europea e della Città Metropolitana di Genova, e con le grandi istituzioni della scienza, della ricerca e della formazione: Università di Genova, Libera università di lingue e comunicazione (IULM), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e Dipartimento di Ingegneria Navale, Elettrica, Elettronica e delle telecomunicazioni (DITEN). L’edizione di quest’anno è stata dedicata al tema Ispirazione: scintilla invisibile che accende il fuoco della creatività, che trascende i confini del consueto e apre la mente a nuove possibilità.

Ad Aldo Cazzullo è andato il Premio Comunicazione 2025, ‘per la sua capacità di reinterpretare il giornalismo contemporaneo cucendo abilmente informazione e divulgazione, inquadrando i grandi fenomeni del nostro tempo nella loro più ampia dimensione storico culturale, con una visione che guardi oltre il contingente e alle sfaccettature di cui è fatta la verità quando non ci si lascia abbagliare dai riflessi della sua superficie’.

Enrico Mentana, storica firma del giornalismo italiano, ci ha offerto una panoramica attuale dell’Italia, ponendo l’accento sul tema dell’identità e del Nazionalismo, evidenziando l’urgente problema dell’emigrazione dei giovani laureati, che porterà, nel tempo, a una progressiva depopolazione.

Un grazie speciale ai partner che hanno contribuito a rendere possibile il festival – tra cui citiamo Fondazione Carige, Banca Passadore, Bank of America, Retex, Iren, Weber Shandwick, Basko, Eni, MyEdu, Federlogistica, Costa Edutainment, Costa Crociere, RINA, Bonelli Erede e Camera di Commercio di Genova.

“Questa edizione ha saputo fondere, come mai prima d’ora, le discipline e i saperi, il patrimonio culturale e le visioni più audaci. I quattro giorni di incontri, tutti dedicati al tema Ispirazione, sono stati un viaggio stimolante che ha unito le nostre radici con le sfide del presente e le opportunità che ci aspettano. Abbiamo toccato temi cruciali e nuove frontiere, dall’economia alla scienza, dalla digitalizzazione alla comunicazione pubblica, senza dimenticare le arti”, ha commentato Danco Singer, direttore del Festival della Comunicazione. “La comunicazione è il ponte che connette discipline e mondi che sembrano lontani, aprendo nuove possibilità e stimolando il pensiero che dà forma all’innovazione. Ospiti straordinari, dai volti noti alle nuove voci, hanno arricchito il dibattito con prospettive stimolanti e hanno attualizzato tesori culturali che rischiavano di perdersi nel tempo. Il successo di un evento come il nostro non si misura solo negli ottimi numeri, come l’affluenza e la visibilità mediatica, ma nella capacità di mantenere una salda rete di relazioni, che coinvolge l’organizzazione, le amministrazioni, le forze dell’ordine, i cittadini di Camogli, lo staff e i volontari. Un equilibrio che è il frutto di anni di lavoro, costruito anche grazie alla visione di Umberto Eco e all’impegno di una squadra che si rafforza ogni anno”.

La direttrice Rosangela Bonsignorio ha commentato: “Le strade, le piazze e le terrazze di Camogli, sempre piene di vita, sono una costante del Festival della Comunicazione. Ma ciò che davvero arricchisce questa esperienza è l’ispirazione che ci arriva dal pubblico, dai tantissimi volontari e anche digitalmente,  attraverso i canali social. I principali eventi, esauriti in pochi minuti dopo l’apertura delle prenotazioni, le platee sempre affollate, un pubblico appassionato (e altrettanto rispettoso), le lunghe file ai firmacopie, la stampa italiana e internazionale, e l’entusiasmo che si percepisce fin dalle prime ore del mattino fino agli eventi serali sono la prova che c’è un forte desiderio di creare, di incontrarsi, di vivere insieme. Quattro giorni di grande energia e stimoli, che hanno spaziato dalle colazioni con gli autori agli eventi musicali e comici. Nonostante il mondo che raccontiamo sia in continuo cambiamento – dalla comunicazione digitale alle dinamiche dei social e dello streaming – ciò che rimane invariato è il calore umano, la vicinanza delle persone, la gioia di scambiare idee e quella passione che rende tutto vibrante, vivo e coinvolgente”.

Il Festival della Comunicazione guarda già alla sua tredicesima edizione, continuando a farsi ispirare dalle intuizioni senza tempo di Umberto Eco, suo fondatore e guida intellettuale. L’appuntamento è da giovedì 10 a domenica 13 settembre 2026, quando Camogli tornerà ad essere il palcoscenico per esplorare il tema del Coraggio: la forza del cuore, di fare un passo avanti quando tutti gli altri si fermano, di affrontare l’incerto con determinazione, sapendo che la paura è solo un passo prima della libertà. Coraggio è la capacità di rialzarsi ogni volta che si cade, con la convinzione che, anche nei momenti più difficili e complessi, ogni sfida è anche un’opportunità per crescere. E il 2026, in cui si celebra il decennale della scomparsa di Umberto Eco, sarà un anno speciale per il Festival della Comunicazione, con nuovi progetti e appuntamenti dedicati che sono già in fieri.

Autore

Categories