Nuovi progetti internazionali per WHITE

Dal 25 al 28 Settembre si è svolto a Milano l’evento WHITE, il salone simbolo della moda al femminile, patrocinato dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano, supportato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e dall’ICE – Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane, in partnership con Confartigianato Imprese.

Il salone si è tenuto nel cuore del Tortona Fashion District, con un format moderno che ha puntato sull’innovazione, sulla sostenibilità e sull’alta qualità delle proposte per la stagione Primavera/Estate 2026. 364 gli espositori che hanno accolto un pubblico di buyer, trendsetter, giornalisti e influencer, di cui 55% provenienti dall’estero e 45% dall’Italia. Si attesta al 22% la crescita degli espositori rispetto alle ultme 2 edizioni.

“White si è confermato anche quest’anno come una straordinaria vetrina che attrae buyer, espositori e visitatori da tutto il mondo e ha rinnovato la sua proposta per anticipare i trend della moda e continuare ad essere punto di riferimento del settore, in termini di innovazione, sostenibilità e alta qualità. Il suo hub nel cuore del distretto della moda milanese è stato crocevia, ancora una volta, di operatori qualificati che fanno parte di un network globale” ha affermato l’assessora allo Sviluppo economico, Moda e Design Alessia Cappello.

Questa stagione Il tradeshow milanese si è affermato partner del RLC Global Forum che il 25 Settembre ha ospitato il suo primo RLC Fashion Summit presso il MUDEC. Quest’evento esclusivo ha permesso d riunire CEO e leader dell’industria della moda globale per esplorare le forze strutturali che stanno trasformando l’economia della moda.

Dalle nuove geografie emergenti e gli ecosistemi retail in evoluzione, ai modelli operativi reinventati e alla resilienza della supply chain, il summit ha offerto un’opportunità unica per leader nei settori del lusso, della moda, del retail, degli investimenti e delle politiche di decodificare insieme cosa ci riserva il futuro.

Un passo decisivo verso la costruzione di una rete internazionale sempre più forte, dinamica e orientata all’innovazione che rafforza il futuro della moda.

Con il lancio del RLC Fashion Summit a Milano, stiamo creando una piattaforma influente che va oltre le tendenze, per affrontare le forze strutturali che stanno rimodellando l’economia della moda a livello globale” ha dichiarato Panos Linardos, Presidente del RLC Global Forum. — E prosegue — “L’industria globale si trova ad un raro punto di svolta e questo summit esclusivo offre uno spazio per affrontare questi cambiamenti apertamente, in modo collaborativo e con l’urgenza che richiedono.”

Si è verificato un significativo incremento della presenza di buyer internazionali provenienti da mercati chiave, come UAE, Arabia Saudita, USA, Canada, Belgio, Olanda, Giappone, Spagna, Germania, Austria, Hong Kong ed anche da India, Grecia, Irlanda, Polonia, UK, Portogallo e Svizzera.

Tra le mission di M.Seventy, società titolare del marchio WHITE, e del Tortona Fashion District, il sostegno alla designer saudita Tala Abukhaled con il suo brand Rebirth e, in occasione della terza edizione della Riyadh Fashion Week (16–21 ottobre 2025), la gestione come partner del Designer Wholesale Showroom, cuore business dell’evento, promosso dalla Fashion Commission del Ministero della Cultura saudita.

Importante la valorizzazione dei nuovi mercati con l’evoluzione naturale di ExpoWHITE, progetto nato nel 2022 per offrire visibilità e supporto commerciale ai brand emergenti fuori dai circuiti tradizionali della moda. L’epoca del Covid ha rappresentato un momento di forte unione tra culture diverse, rese più vicine grazie al digitale. Questo nuovo approccio ha favorito contaminazioni inedite e ha dato voce a espressioni artistiche e fashion provenienti anche da paesi lontani o poco conosciuti. La pandemia ha liberato una creatività latente in molte realtà inaspettate, alimentata da un contesto socio-politico e culturale, che ha stimolato nuove forme di ricerca e sperimentazione. In questo contesto, WHITE, da sempre scopritore e promotore di tendenze, ha scelto di dar vita a EXPO WHITE, che racconta e valorizza questi percorsi culturali. Non un’iniziativa politica, ma un progetto di narrazione e dialogo culturale, volto a mettere in luce la ricchezza e la diversità della creatività contemporanea nel mondo.

Gli spazi della manifestazione hanno accolto brand selezionati, provenienti da Armenia, Brasile e Cina, grazie al YIFA, con designer selezionati da parte del Fashion Design Council of India e Qatar.

Cinque i marchi protagonisti delle Secret Rooms, spazi speciali dove il visitatore ha avuto la possibilità di scoprire talenti emergenti. Da UK, Clara Pinto, dall’Estonia Carolxxott, dalla Colombia Maz Manuela Alvarez, dall’Arabia Saudita Rebirth, dalla Danimarca Renè.

Nell’area Basement lo spazio speciale dedicato alle collezioni di ricerca: tra i marchi presenti, il brand londinese Dreaming Eli, mentre protagonisti degli spazi LOFT, sono stati Alexy Agency Showroom con una proposta fortemente internazionale, e Giemmebrands Corporate Showroom presenta invece una proposta dal cuore italiano.

La strategia del gruppo M.Seventy, avviata nel periodo post- pandemico, oggi mostra con chiarezza e concretezza i propri risultati. Un segnale evidente è l’arrivo, per la prima volta in Europa, del Retail Leader Circle, un traguardo di grande prestigio. Leggere in questo comunicato tutti i progetti di internazionalizzazione avviati, in particolare nei Paesi del Golfo, mi riempie di soddisfazione e conferma che stiamo percorrendo la strada giusta: aprire la moda a una dimensione sempre più globale. Lavorare a stretto contatto, sul piano creativo, con designer emergenti provenienti da Arabia Saudita, Qatar e India rappresenta per me uno stimolo straordinario, e sono certo che presto li vedremo sfilare sulle passerelle più importanti. La strategia di crescita di M.Seventy, avviata ormai da alcuni anni, oggi ci vede impegnati non solo sul fronte WHITE, ma anche nell’affiancare lo sviluppo della moda in Paesi caratterizzati da un forte potenziale di crescita. È per noi motivo di grande orgoglio, così come lo è la possibilità di portare i brand di WHITE in questi mercati che hanno fame e voglia di moda.” ha dichiarato Massimiliano Bizzi, Presidente e Fondatore WHITE.

A White è stata data continuità anche al progetto di Istituto Marangoni I’M TALENT SHOWROOM, dopo il successo dell’edizione 2024.

Tra le novità di questa edizione, WHITE ResortInside WHITE, in uno spazio open space al BASE in Via Tortona 54.

In occasione di WHITE, il FLA – FlavioLucchiniArt Museum, il sorprendente museo di fashion-art di Superstudio, ha aperto le sue porte ai visitatori della manifestazione, invitati a scoprire nello spazio Atelier la mostra “Grazie Giorgio – L’influenza della moda di Giorgio Armani nelle opere di Flavio Lucchini”, con possibilità di visite guidate anche nelle 20 stanze tematiche sotterranee del museo, oltre a 650 opere tra sculture, dipinti, digital painting, grafiche, installazioni.

All’interno del percorso espositivo dell’atelier, è stato presentato un contributo video del designer cinese Miaoran, che ha mosso i suoi primi passi a WHITE prima di essere selezionato da Giorgio Armani per la sua sfilata presso l’Armani/Teatro nel 2016. Miaoran rappresenta l’evoluzione della moda cinese, un perfetto equilibrio tra la solida tradizione del suo paese e le influenze globali, dando vita a creazioni che fondono l’arte sartoriale locale con un linguaggio contemporaneo e internazionale.

Tra le iniziative culturali di WHITE, per la prima volta e in anteprima al salone, presso gli spazi di BASE in Via Tortona 54, si è tenuta la mostra “Roberto Miglietta: trame di ferro e memoria”, che ha presentato opere inedite dell’artista e imprenditore creativo leccese. La mostra vuole rendere omaggio a importanti stilisti come Roberto Capucci, Gianfranco Ferrè e Gianni Calignano. Partendo da una lunga esperienza nel mondo del ricamo, nelle sue opere Miglietta sperimenta con il ferro, il legno d’ulivo recuperato dai campi salentini e il marmo. Così nascono opere che sono architetture in miniatura, in cui ogni pezzo dialoga con la materia.

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