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Una sfida chiamata Imprenditoria Femminile tra gender investment gap e agevolazioni

Ancora oggi vige un problema di sottorappresentazione femminile tra le occupazioni e posizioni lavorative maggiormente redditizie. Una donna ingegnere, piuttosto che chirurgo o direttrice di banca purtroppo costituisce ancora un’eccezione e in generale all’interno delle aziende le donne sembrano essere “relegate” prevalentemente lontano dai vertici dell’organigramma aziendale, per non parlare delle donne imprenditrici che rappresentano una netta minoranza (in Italia le imprese guidate da donne nel 2021 erano un milione e 342mila, ossia solo il 22% del totale).
In questo articolo si cercherà di analizzare le peculiarità dell’impresa a conduzione femminile e di riflesso la figura dell’imprenditrice in termini di propensione al rischio, aspirazioni, core-business e performance aziendale in modo da comprendere differenze ed affinità con la più “tradizionale” impresa a guida maschile.

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