La via della legalità
Ho incontrato all’Università degli Studi di Firenze, in qualità di Garante del Contribuente per la
Ho incontrato all’Università degli Studi di Firenze, in qualità di Garante del Contribuente per la
L’Italia chiamò: SÌ. È con queste parole che è terminata un’interessante conversazione nata causalmente sempre in uno dei miei viaggi in treno questa volta tra Roma e Firenze in un venerdì di settembre di caos per i trasporti italiani a causa di un guasto sulla rete e di un suicidio sempre sulla rete ferroviaria.
Il soggetto a cui dedico l’editoriale di questa settimana è sicuramente “curioso”. Si tratta infatti di colei che dal 1822 accompagna silenziosamente le nostre vite anche se negli anni ha cambiato veste, forma e noi le abbiamo più volte cambiato significato: si tratta della fotografia.
L’economia aziendale in tutto questo a cosa serve? A me è servita molto nella vita e una delle cose che mi ha insegnato in tutti questi anni, anche grazie all’osservazione e all’analisi dei fenomeni reali, è che in economia come nella vita ciò che è o sembra bene può essere o sembrare nello stesso momento e nello stesso luogo male: siamo noi che in ogni istante, in ogni luogo possiamo fare per noi stessi e per gli altri la differenza.
Inizia con questo editoriale il secondo anno di vita della nostra testata “L’Imprenditoriale” e il
È passato un anno dal mio primo editoriale su “L’Imprenditoriale”. Era il 20 dicembre 2020, quando siamo andati on-line e in questo breve intervallo di tempo sono successe molte cose vicine e lontane che la redazione della nostra giovane testata giornalistica, composta da tre talentuose ragazze e due talentuosi ragazzi, ha cercato di raccontare e di descrivere con la propria “penna” in maniera fedele a ciò che con i propri occhi ha saputo vedere.
Come possiamo pensare di portare avanti radicali riforme strutturali se non apriamo il settore pubblico al merito e alle nuove generazioni?
Ritrovare pensieri, parole, colori e suoni sulle sponde del mediterraneo. Cercare così una discontinuità salvifica dopo mesi di pandemia, isolamento, mascherine, tamponi e vaccini.
Come appare il futuro ai nostri giovani? Come appare il futuro a coloro che tra dieci, quindici anni dovranno sostenere il carico socioeconomico in parte creato anche in questo ultimo anno e mezzo?
La cura non deve esaurirsi nel prossimo futuro, ma deve continuare grazie a tutti coloro che oggi vivono la tragedia del Covid19 da giovani e che domani saranno adulti proprio come è successo in un’altra epoca – non lontana – alla mia generazione. Spetta ai giovani di oggi mantenere il ricordo e la memoria di ciò che stanno vivendo, utilizzando i numerosi strumenti, anche tecnologici, che hanno a disposizione.