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Mascherine al centro di traffici, inchieste e fantasie tra furbetti, polemiche e feticisti

I no-mask affermano come la mascherina possa limitare il flusso di ossigeno al cervello provocando gravi danni. Del movimento no-mask si è parlato molto anche se oggi sembra superato e la mascherina è diventata, a più di un anno dai casi di Codogno, una consuetudine come augurato da Zingaretti persino un oggetto di tendenza. Comunque sia, i no-mask avevano ragione: queste mascherine – a volte – danno alla testa.

Una dura lotta contro un nemico che non possiamo vedere: riflessioni un anno dopo il primo caso di Covid a Codogno

La scelta come atto individuale, consapevole e coraggioso di ciascun essere umano. La scelta come atto in grado di avvicinare mondi e persone sempre più distanziate a causa del nemico invisibile. La scelta come strumento efficace per intervenire subito sui temi socio-economici evitando che alla tragedia sanitaria si possano sommare tragedie di altro tipo.

Tornare sui banchi di scuola per conquistare il futuro

Quando penso ai giovani e a ciò che hanno vissuto in questo lungo anno mi viene in mente il film di Roberto Benigni “La Vita è Bella” nel quale si consuma un’altra tragedia e nel quale un padre fa di tutto per nascondere fino a perdere la propria vita la tragica evidenza al proprio figlio, salvandolo non solo dalla morte fisica, ma anche dalla morte del cuore.

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