DUE POLTRONE PER TRE: MA QUANTO PESA IL MANCATO ACCESSO ALLA CHAMPIONS LEAGUE?

Una stagione straordinaria che non può che concludersi in modo straordinario: in Premier League e in Serie A è ancora tutto aperto per gli ultimi due posti che garantirebbero l’accesso alla prossima Champions League; in Inghilterra se li giocano Chelsea, Liverpool e Leicester, in Italia Milan, Napoli e Juventus. In palio c’è la gloria ma anche tanti danari.

Siamo ormai giunti al termine di una stagione straordinaria.

Straordinaria nel vero senso della parola, il COVID-19 ha annientato il calcio come lo conoscevamo noi, fatto di tifosi, cori, grida e sbandierate, per lasciare spazio ad un silenzio tombale, dove le urla provenienti dal campo di gioco sovrastavano le voci dei telecronisti durante il racconto della partita.

Una stagione straordinaria che non può che concludersi in modo straordinario: in Premier League e in Serie A è ancora tutto aperto per gli ultimi due posti che garantirebbero l’accesso alla prossima Champions League; in Inghilterra se li giocano Chelsea, Liverpool e Leicester, in Italia Milan, Napoli e Juventus.

In Liga e in Ligue 1 al termine della trentasettesima giornata non è ancora scritto il nome della squadra vincitrice della competizione, le contendenti al titolo sono Atletico Madrid e Real Madrid in Spagna e Lille e PSG in Francia.

Il 29 maggio si giocherà invece la finale di Champions League che per la seconda volta in tre anni vede due squadre inglesi lottare per il titolo di campione d’Europa: Chelsea e Manchester City.

Concentrandosi sul calcio giocato a casa nostra in palio c’è molto di più di un posto in Champions League, che da sola significherebbe già moltissimo a livello di prestigio, ma una stagione intera sia sotto il piano sportivo che soprattutto sotto il piano economico.

Infatti gli introiti provenienti dal piazzamento in classifica variano di parecchio dal secondo al quarto posto: i diritti TV destinati variano da 19,4 milioni per la squadra che arriverà alle spalle dell’Inter, 16,8 milioni per la terza classificata e 14,2 milioni per quella che si aggiudica l’ultimo pass d’ingresso alla Champions.

Inoltre, la stessa Uefa, destina cifre diverse in base al Market Pool, composto da un ammontare complessivo di circa 25 milioni di euro e ripartito in quote percentuali del 40%, 30%, 20% e 10% rispettivamente per il primo, secondo, terzo e quarto posto, insomma si potrà guadagnare da un minimo di  2,5 milioni a un massimo di 10.

La classifica vede al primo posto l’Inter, già aritmeticamente campione d’Italia con cinque giornate d’anticipo, a seguire troviamo l’Atalanta a 78 punti,  Milan e Napoli a 76 e la Juventus a 75.

Analizziamo ora le singole situazioni per squadra.

ATALANTA

La Dea è la sola con l’Inter ad essere sicura di giocare anche il prossimo anno la massima competizione europea, un risultato strepitoso in quanto per il terzo anno di fila si qualifica alla fase finale, che vale sia credibilità a livello nazionale ed europeo, sia un’ulteriore spinta ad un bilancio già di per sé molto positivo, che nel 2020 ha visto emergere un utile di 51,57 milioni e 242 milioni di ricavi, voce per la quale la Champions League ha giocato un ruolo da protagonista.

L’Atalanta sfiderà il Milan all’ultima giornata di campionato, costretto a vincere per evitare di perdere l’ultimo treno per l’Europa che conta.

I più complottisti hanno già avuto modo di dire la loro:” L’Atalanta ha già raggiunto il suo obiettivo, si scanserà contro il Milan…”. Ma sarà veramente così?

I neroazzurri in realtà si giocano moltissimo nell’ultima partita: sul piano sportivo il secondo posto, risultato mai raggiunto dal club di Bergamo nella sua storia e che già di per sé rappresenterebbe un ottimo motivo per strappare almeno un punto nel match; sul piano economico è forse ancor più motivante mantenere l’attuale posizione in classifica, in quanto, come ricordato in precedenza, i piazzamenti finali del campionato danno diritto a diversi premi e la differenza tra il secondo posto e il quarto  è quantificabile nell’ordine dei 10 milioni, soldi che il presidente Percassi non snobberebbe con nonchalance.

MILAN

La sette volte campione d’Europa manca all’appuntamento con essa ormai da sette anni, una striscia che la squadra di Pioli vuole assolutamente interrompere, soprattutto per come si stava sviluppando la stagione fino a poche settimane fa, quando il Milan era da tutti considerata come la principale contendente al titolo con i cugini interisti.

Tornare in Champions League per i rossoneri vuol dire tanto, troppo.

Anzitutto rilancerebbe il suo brand, il Milan è una delle squadre con più storia a livello europeo, dove hanno transitato dei super-campioni per anni e anni (i vari Gullit, Van Basten, Kakà, Ronaldhino…), il suo ritorno nella massima competizione le ridarebbe quella visibilità che le farebbe riconquistare il suo charm e il suo fascino.

Per quanto riguarda le economie del club la filosofia seguita dalla dirigenza con l’avvento di Paolo Maldini e Ivan Gazidis è molto chiara: ripartire dai giovani,  dall’enorme esperienza dell’immortale Zlatan, fresco di rinnovo.

Chiaro è che il ritorno in Champions aprirebbe lo spiraglio per tentare qualche colpo di portata maggiore, che garantirebbe la nascita di un vero e proprio ciclo alla ricerca della scalata nazionale ed europea.

POSSIBILI SCENARI

  • In caso di vittoria: i rossoneri sarebbero certi dell’accesso alla Champions e del secondo posto.
  • In caso di pareggio: se Napoli e Juve vincono, il Milan concluderebbe la stagione al 5° posto, ma se anche solo una delle due non dovesse vincere riuscirebbe a tornare in Champions.
  • In caso di sconfitta: in Champions solo se il Napoli perde o se la Juve non ottiene i 3 punti sul campo del Bologna.

NAPOLI

La squadra guidata da Rino Gattuso ha messo il piede sull’acceleratore nella seconda parte di stagione, i numeri parlano chiaro: nelle ultime 8 partite 6 vittorie e 2 pareggi.

Il Napoli diverte e si diverte, esprime un ottimo calcio, quasi degno di quello espresso con Maurizio Sarri qualche anno fa.

Prima dell’anno scorso era dal 2016 che la società partenopea strappava un biglietto per le fasi finali della Champions League, questo è l’anno giusto per ritornarci e rilanciarsi nel calcio che conta, i mezzi li ha.

De Laurentis aveva già le idee ben chiare in testa nell’ultima sessione di mercato estiva: non ha rinunciato a nessun pezzo da novanta, trattenendo Koulibaly e Fabian Ruiz su tutti e implementando ancora di più il tasso tecnico del reparto offensivo, tra l’altro già elevato, con l’acquisto di Victor Osimhen, costato 70 milioni di euro alle casse degli azzurri, pagabili in 5 anni alla società del Lille.

Proprio per quest’ultimo motivo sono necessari i proventi provenienti dalla Champions, per evitare in primis di rendere insostenibile l’ultimo super acquisto e di accrescere la perdita d’esercizio di quasi 19 milioni registrata nel 2020.

POSSIBILI SCENARI

  • In caso di vittoria: aritmeticamente in Champions League.
  • In caso di pareggio: se il Milan perde o la Juve non vince il Napoli riuscirebbe comunque ad ottenere un posto per la Champions League.
  • In caso di sconfitta: in Champions solo se la Juve non vince.

JUVENTUS

La Juve arriva da un anno molto difficile, la squadra di Pirlo ha infatti mancato al solito appuntamento con lo scudetto ed è uscita molto prematuramente dalla Champions League contro il (non imbattile) Porto.

Nonostante abbia messo in bacheca altri due trofei (Supercoppa italiana e Coppa Italia) l’accesso alla prossima Coppa dei Campioni decreterà il voto finale della stagione: accettabile nel caso in cui rientrasse nelle prime quattro o disastrosa se non riuscisse a farcela.

Sotto il piano economico la partecipazione alla fase finale ha portato nelle casse bianconere circa 80 milioni all’anno a partire dal 2012, soldi che non sarebbero in alcun modo paragonabili a quelli derivanti dall’Europa League.

La Juve ha bisogno di ricavi, le numerose plusvalenze registrate negli ultimi anni a bilancio (167 milioni nel 2019-2020) non bastano più per riparare una situazione economico-patrimoniale non proprio ottimale, l’ultimo esercizio ha visto infatti perdite per €113.7 milioni .

Anche sotto il punto di vista meramente sportivo la Juve rischierebbe di perderci troppo, tant’è che in caso di quinto posto si mormora già l’imminente cessione del G.O.A.T. Cristiano Ronaldo della Joya Paulo Dybala.

Probabilmente a prescindere dal risultato ottenuto sul campo uno dei due fuoriclasse lascerà Torino la prossima stagione, ma l’ingresso nell’Europa che conta permetterebbe alla società di pianificare un nuovo ciclo, mettendo mano al portafoglio per qualche colpo grosso.

POSSIBILI SCENARI

  • In caso di vittoria: sperare che una tra Napoli e Milan non ottenga i 3 punti per accedere alla Champions.
  • In caso di pareggio: aritmeticamente fuori dalla Champions League.
  • In caso di sconfitta: aritmeticamente fuori dalla Champions League.

Comunque andrà una piccola vittoria l’hanno ottenuta tutti gli appassionati di calcio: il ritorno dei tifosi sugli spalti del Mapei Stadium nella finale di Coppa Italia ha emozionato la nazione intera, piegata da questo anno da incubo.

Ciò che tutti ci auguriamo è che la straordinarietà di questa stagione possa venire a meno per quanto concerne il COVID, ma che rimanga tale per lo spettacolo.

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