Educazione e algoritmi, parliamo di EdTech con Lorenzo Pinto, CTO di Futura

Oggi incontriamo Futura: startup che utilizza l’intelligenza artificiale per costruire metodi innovativi di Adaptive Learning.

Lorenzo è un ragazzo di 24 anni che ha già vissuto due esperienze lavorative e formative importanti: ha collaborato con l’Università di Melbourne in Australia e ha lavorato per Amazon in Lussemburgo vedendo come funziona il cuore pulsante del colosso americano per poi, alla fine, tornare in Italia e decidere di fondare Futura, startup operante nell’EdTech.

La domanda mi è sorta spontanea: che ci fai qua? Chi te lo ha fatto fare? Perché proprio l’education?

Lorenzo mi ha risposto così:

È un settore estremamente particolare (quello dell’education n.d.r.), secondo me è il settore giusto da innovare in Italia, specialmente in Italia. […] Io ho fatto un liceo scientifico nel quale non eccellevo, non mi trovavo particolarmente bene, mi sono sempre annoiato. Poi ho fatto un percorso universitario all’interno di H-Farm dove ho trovato quello che mi piaceva studiare e così ho vissuto la differenza tra scuola tradizionale e la parte applicata della teoria. A quel punto per me è stato chiaro come il percorso di studio debba cambiare da studente in studente. Io mi annoiavo con le lezioni frontali ma davo tutto me stesso con le attività di laboratorio e lavori di gruppo. Questo mi ha fatto capire che non deve esistere un percorso di studio standardizzato perché ogni studente è diverso. Se avessi fatto un’università tradizionale italiana, non sarei andato così bene come sono andato. Questo è il fil rouge che mi lega al settore dell’education. In Italia sforniamo talenti incredibili ma il sistema educativo è veramente antiquato e i nostri talenti hanno grandi problemi pratici perché non vengono preparati al mondo del lavoro. Futura per me è l’occasione per valorizzare ogni tipologia di studente: consente di avere un risultato finale simile agli altri, il test o è superato o no, ma con un track record del percorso di studi diverso e molto più soddisfacente.

Di seguito l’intervista integrale:

Futura è una startup che ha sviluppato una piattaforma che supporta gli studenti nella preparazione dei test di ingresso universitari. Il loro carattere distintivo risiede nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale tramite il quale riescono a creare percorsi di apprendimento personalizzati per massimizzare gli sforzi degli studenti alle prese con i complessi ed estremamente determinanti test di ingresso.

Avete presente i manualoni con tutti i test a crocette da compilare e i riassunti delle materie che vengono chiesti? Io personalmente avendo fatto tre diversi test di ingresso all’università in tre diverse discipline – storia di un eterno indeciso – ho detestato quei manuali a metà tra poemetti da imparare a memoria ed esercizi di logica in stile Settimana Enigmistica ma meno divertenti. Futura ha iniziato la propria rivoluzione proprio dalla digitalizzazione di questi percorsi di apprendimento con una sezione di simulazioni e un’altra di video-lezioni. La differenza rispetto ai manualoni di test e teoria è che, avendo dietro un algoritmo che capisce su che cosa hai bisogno di lavorare e a che livello sei attualmente, riesce ad ottimizzare il tempo di preparazione proponendoti esercizi e lezioni che vadano ad incrementare le tue chances di successo all’esame, lavorando sui punti più critici della preparazione. Insomma non più ore e ore ad esplorare un mix di materie da capogiro ma percorsi adattivi studiati sul singolo studente per lavorare sui punti di deboli e vincere la prima sfida universitaria.

Volete iscrivervi a medicina o in qualche università estera? Futura ha già i percorsi che fanno per voi con test di medicina e GMAT. Per gli altri bisognerà aspettare ma ci stanno lavorando.

Visitate wearefutura.com e commentate se avete provato il servizio e cosa ne pensate di questa interessante iniziativa imprenditoriale.

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