Startup sociali innovative: Il Senatore Eugenio Comincini ci racconta la sua proposta di legge per favorire l’inclusione lavorativa delle persone con disturbi dello spettro Autistico.

Nel novembre del 2019 presenta una proposta di legge in materia di startup sociali innovative tesa a sostenere, da parte dello Stato, iniziative imprenditoriali che fanno dell’inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità – con autismo in particolare – il caposaldo della propria attività. Incardinata in commissione nello scorso ottobre, diventerà legge a partire dal 2022 grazie al sostegno di tutte le forze politiche.

In questa intervista de L’imprenditoriale abbiamo avuto il piacere di intervistare Eugenio Comincini: Senatore della Repubblica Italiana, laureato in scienze politiche con master in management delle aziende non profit e cooperative conseguito all’università Bocconi e primo firmatario di un disegno di legge volto a promuovere la nascita e lo sviluppo di startup sociali innovative che coinvolgono in modo particolare le persone affette da Autismo.

Il disegno di legge fa riferimento alle start-up sociali: spieghiamo cosa sono e cosa si prevede per le realtà che rientrano in questa denominazione.

Il disegno di legge mixa una serie di norme già esistenti nell’ordinamento Italiano in riferimento alle aziende con denominazione sociale, aggiungendone inoltre dei nuovi.

Si rivolge in modo particolare alle start-up sociali ovvero a tutte quelle realtà che non hanno scopo di lucro, ma l’obiettivo di creare posti di lavoro per persone che hanno delle disabilità e che rientrano in alcuni parametri specifici. Per essere definite tali le start-up devono essere nate da un massimo di 5 anni e cosa più importante devono essere composte per 2/3 da persone con disabilità (in modo particolare da persone affette da autismo). Per tutte queste realtà il disegno di legge prevede l’applicazione di una serie di “sconti” ,già previsti dalla legge, in materia di defiscalizzazione e decontribuzione (per 3 anni al 70%), prevedendo anche agevolazioni sul reddito del lavoratore.

“Una proposta come questa serve a potenziare e aumentare iniziative di innovazione sociali, come quelle già presenti, dando la possibilità a tutte queste realtà di organizzarsi non solo sotto la forma di associazione, ma anche sotto quella di azienda offrendo la possibilità di sostenere la concorrenza  e dare un lavoro ad una categoria di persona che fatica a trovarlo”.

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Perché è importante che nascano delle start-up sociali nel caso specifico di persone con disturbi da autismo?

“Le persone con Autismo fanno molta fatica ad entrare nel mondo del lavoro, nonostante la legislazione preveda già l’obbligo di assunzione per una certa percentuale dell’organico, in riferimento alle aziende con un certo numero di lavoratori. Per l’assunzione la selezione avviene pescando da elenchi predisposti senza una graduatoria e spesso le persone con disabilità intellettive vengano scartate rispetto a chi invece ha una altrettanto importante disabilità fisica.”

“Il fenomeno dell’autismo inoltre molto diffuso in Italia (colpisce circa 600.000) e si manifesta in tantissime forme, dunque  è importante intervenire per poter ridurre un’oggettiva condizione di difficoltà”

Ci sono delle realtà che rappresentano dei modelli virtuosi e che potrebbero beneficiare degli incentivi proposti dal DDL??

“la proposta nasce dopo un’iniziativa che ho organizzato in Senato alla presenza della presidente Casellati e di tutti i colleghi Senatori dove ho presentato le realtà di Pizzaut e Tortellante che hanno cucinato per noi. Entrambe sono realtà che coinvolgono i ragazzi con autismo nel mondo della ristorazione. Pizzaut nasce nel 2017 con l’obiettivo di avviare un laboratorio di inclusione sociale attraverso la realizzazione di un locale gestito da ragazzi con autismo, affiancati da professionisti della ristorazione e della riabilitazione. Tortellante invece  nasce a Modena e coinvolge i ragazzi affetti da Autismo nella realizzazione di pasta fresca.”

“Queste sono solo due delle tante realtà che ho conosciuto in questi anni, nati dalla caparbietà di alcuni genitori che si impegnano a costruire percorsi di integrazione sociale per i loro figli e non solo, aiutandoli a coltivare competenze, coscienza di sé, autostima e che sicuramente potrebbero beneficiare da una legge come questa”.

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Cosa significa che il disegno di legge è stato “incardinato” in commissione lavoro al Senato? Il tema delle start-up sociali verrà preso in considerazione nella prossima legge di bilancio?

Durante il loro mandato i Parlamentari hanno la facoltà di presentare dei disegni di legge, che possono essere discussi e se approvati diventare effettivamente legge dello stato. In questa legislatura sono stati presentati circa 2700 proposte di legge di cui solo 40 sono diventate effettivamente legge.

“Incardinare un DDL in commissione significa che la proposta inizia il suo iter per diventare legge, dunque viene presa in considerazione dalla commissione preposta e il presidente mette in agenda i lavori di discussione, audizione, lettura e proposta di emendamenti. L’iter però ha dei tempi molto dilatati, complice anche il bicameralismo perfetto che prevede l’approvazione dello stesso testo sia in Camera che in Senato con il famoso effetto ping-pong”.

“Siccome questa proposta ha trovato approvazione da tutti i gruppi politici, sintomo di una sensibilità condivisa riguardo al tema, stiamo lavorando per realizzare un emendamento alla legge di Bilancio che consentirebbe dunque di inserire una parte del testo di legge direttamente nella finanziaria del 2022 facendolo entrare in vigore da gennaio”

“Ad oggi l’emendamento è stato firmato da tutti i gruppi politici e verrà inserito in quello che viene chiamato “maxi emendamento” che dovrebbe essere approvato entro il 31/12. La proposta peserà sul bilancio per circa 5 Milioni, ora siamo in attesa dell’approvazione del governo e in modo particolare del Ministero Dell’economia e della Ragioneria dello stato.”

La proposta è stata approvata proprio la scorsa notte in una seduta della commissione finanze e lavoro in Senato, l’emendamento verrà dunque inserito nella legge di Bilancio e diventerà legge a partire dal prossimo anno.

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