Giacomo Bettazzi è un giovane imprenditore che, a inizio 2020, ha fondato Formula, una startup operante nel settore del beauty. Essendo la sua un’iniziativa molto orientata al digitale, riesce a vedere la crisi provocata dalla diffusione del Covid-19 come un’opportunità. Lo abbiamo intervistato ed ecco cosa ci ha raccontato.
Ciao Giacomo, raccontaci della tua recente iniziativa.
La nostra società si configura come startup innovativa, fondata a Gennaio 2020 e operante nel settore del beauty, attraverso un modello di business digital-native e direct-to-consumer. All’interno della startup collaborano 5 persone assunte e 7 collaboratori a P.IVA, prevalentemente donne, di età compresa tra i 25 e i 35 anni che si occupano in parte dell’attività di produzione e in parte delle attività più commerciali e di back office.
La società è da subito stata strutturata per essere agile e flessibile, infatti, a parte le attività produttive, che richiedono la presenza fisica di addetti all’interno di un laboratorio, si è deciso di impostare il lavoro da remoto anche prima del lockdown, permettendo quindi alle persone di lavorare da qualsiasi posto volessero.
Insomma, nella sfortuna hai avuto fortuna ma la crisi da Covid-19 non ha proprio intaccato la vostra operatività? Avete fatto degli aggiustamenti in merito?
L’emergenza Covid-19 ci ha imposto di adattarci a nuovi scenari che conseguentemente hanno costretto la società a mutare leggermente il suo modo di operare. Premetto che l’attività prevalente è la produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici, nello specifico haircare personalizzati. Il nostro canale di distribuzione è esclusivamente online e all’interno del nostro target rientrano principalmente donne, “millennials”, di età compresa tra i 22 e i 45 anni che hanno familiarità con i canali digitali, una capacità di spesa media e sono alla ricerca di prodotti professionali in grado di soddisfare le loro specifiche esigenze.
Il primo anno di attività aveva, e tuttora ha, in programma di commercializzare esclusivamente in Italia, creando quindi una base clienti robusta che permetterà nei prossimi anni di supportare investimenti su altri stati nell’Unione Europea. Questa improvvisa pandemia ci ha sicuramente messi in allerta, ma da qualche settimana abbiamo deciso di proseguire con i vari investimenti con qualche accorgimento strategico.
Mi sembra di capire che l’emergenza quasi non abbia neanche la vostra propensione ad investire. Non pensi che avrete delle difficoltà di approvvigionamento?
Sicuramente ci sono delle zone rosse dove i corrieri non consegnano. Più in generale ci aspettiamo ritardi nelle consegne delle materie prime; abbiamo deciso di affrontare questo problema investendo in ricerca per trovare alternative valide anche perché alcuni dei nostri fornitori hanno difficoltà a loro volta a reperire certi prodotti dall’estero.
E i vostri consumatori? Come pensate che reagiranno alla situazione?
Il crescente senso di incertezza da parte dei consumatori è sicuramente un fattore da non sottovalutare. Per ridurre il più possibile questa percezione, abbiamo dovuto aggiungere una persona dedicata al servizio clienti per poter gestire tempestivamente il crescente numero di domande e richieste dei nostri clienti.
Per quanto ci riguarda, possiamo dire che i risvolti, quantomeno di breve e medio termine, presentano anche delle positività. Infatti, con la chiusura di tutti i saloni di acconciature, la domanda di prodotti professionali online è aumentata e il trend di commercio elettronico è in crescita. Il conseguente potenziamento del settore legato all’e-commerce può essere oltremodo esplorato con l’inserimento di ulteriori servizi online implementando tecnologie innovative come l’AR e la blockchain.
Una bella carica di positività! Sono contento che chi ha, come voi, un business web-driven possa non solo continuare ad operare ma anche intravedere opportunità di mercato. Per quanto riguarda anche l’e-commerce e il settore del beauty nel suo complesso, cosa pensi che succederà? State osservando dei cambiamenti radicali?
Fare previsioni di lungo termine è per noi ancora troppo presto, ma se analizziamo i dati che ci vengono forniti dagli istituti di ricerca e dalle associazioni di categoria, possiamo vedere che l’e-commerce avrà un’importante crescita e le abitudini di consumo delle persone, anche all’interno del settore beauty cambieranno, imponendo al retail di adattarsi, velocizzando i processi di integrazione con le nuove tecnologie per non rimanere indietro e per non perdere il loro mercato. Tuttavia, come sempre accade, i processi di cambiamento non sono mai rapidi e accettati da tutti, quindi il tempo che i canali tradizionali impiegheranno per adattarsi ai nuovi scenari, sarà per noi un importante vantaggio competitivo che speriamo di poter utilizzare per crescere e consolidare la nostra posizione.
In conclusione, per quanto riguarda il nostro caso specifico, dovremo certamente migliorare l’organizzazione logistica, rinforzare il servizio clienti e investire in ricerca e sviluppo, per trarre il massimo beneficio dalle tecnologie oggi disponibili che ci permetteranno di allargare la nostra offerta ai consumatori.
Grazie Giacomo ti auguriamo il meglio per questa tua nuova avventura imprenditoriale e speriamo tu possa essere anche di ispirazione per chi legge i nostri articoli.
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