LE CONSEGUENZE MACROECONOMICHE DERIVANTI DALLA PANDEMIA. AI MIEI COETANEI DOMANDO: “COSA È SUCCESSO?”

PIL, risparmio pubblico e risparmio privato? Cosa sono queste variabili? È importante saperlo per capire cosa sta succedendo al giorno d’oggi a livello macroeconomico.

È passato più di un anno dallo scoppio della pandemia da Covid-19 e quotidianamente siamo bombardati da notizie allarmanti che riguardano la crisi sanitaria, economica e sociale: siamo stati informati circa il fatto che il sistema economico è in crisi, che il PIL italiano nel 2020 è calato dell’8,8% e che molti settori sono in estrema difficoltà.

Sorge spontaneo chiedersi cosa sta accadendo al nostro sistema economico e cosa si potrà fare affinché si possa riprendere nel minor tempo possibile.

Abbiamo appurato che il nostro sistema economico è in crisi, ma la domanda che dobbiamo porci è perché? Cosa significa che il PIL del nostro paese è calato in maniera così drastica e perché dovremmo preoccuparci?

Il PIL è un indicatore che misura il valore dei beni e servizi finali prodotti in un determinato periodo di tempo (può essere misurato trimestralmente o a livello annuale). Se dovessimo quindi interpretare il dato che ci viene fornito sui giornali e in televisione di cui spesso non si conosce il significato, dovremmo constatare che il nostro paese è in una grande fase di recessione.

Torniamo indietro nel tempo: marzo 2020. A causa del primo ferreo lockdown, la maggior parte delle imprese sono state costrette a chiudere e questo ha comportato che la produzione si è fermata. Non solo quindi molti beni hanno smesso di essere prodotti, ma a causa della mancanza di guadagno che sarebbe dovuto entrare nelle casse delle imprese, purtroppo molti lavoratori hanno perso il lavoro. Per (quasi) tutti quei lavoratori rimasti a casa, è stata attivata la cassa integrazione, di cui si è tanto sentito parlare, ma di cui forse non si conoscono le conseguenze. I lavoratori, tramite la cassa integrazione, ricevono i soldi direttamente dallo Stato e di conseguenza diminuiscono i risparmi di cui lo Stato dispone.

 Il risparmio nazionale è composto dal risparmio pubblico e dal risparmio privato. Il risparmio pubblico è diminuito drasticamente, a causa di tutti i soldi investiti per cercare di potenziare da una parte il sistema sanitario e dall’altra aiutare i lavoratori in difficoltà. Anche il risparmio privato sembrerebbe diminuire, ma la questione è più insidiosa: da una parte diminuiscono i consumi e le spese, quindi il risparmio dei cittadini sembrerebbe aumentare dato che questi ultimi, rimanendo a casa, hanno avuto meno modo di spendere le loro pecunie; dall’altra bisogna considerare che la maggior parte dei lavoratori, attraverso la cassa integrazione, ha ricevuto una cifra minore rispetto a quella che avrebbe guadagnato con uno stipendio normale. Questo ha comportato una diminuzione del loro reddito.

Tutte le imprese hanno risentito della crisi economica, ma quelle di dimensione minore sono state quelle che hanno subito maggiori danni e purtroppo in molti casi non sono riuscite a saldare i debiti chiesti alle banche, diventando così insolventi. Questo ha causato minore stabilità del sistema bancario e ci sono significative ricadute sul suo funzionamento.

Lo stato ha meno risorse a sua disposizione. Diventa più difficile prendere in prestito dalle banche e questo causa un aumento del tasso di interesse dovuto all’incertezza generale. La situazione è molto difficile e sembrerebbe che noi giovani possiamo fare poco per migliorare quella che sembra una situazione più grande di noi. In realtà possiamo fare tanto.

Partiamo dai consumi: abbiamo appurato che sono diminuiti in modo molto consistente. Un modo per fare la nostra parte potrebbe essere acquistare prodotti locali e di piccole imprese, anziché acquistare da grandi colossi come Amazon o comprare prodotti di grande catene. Così potremmo contribuire al riscatto di piccole imprese che non hanno modo di far circolare i propri prodotti attraverso Amazon o altri circuiti online presenti a livello nazionale. Comprate prodotti nazionali e trascorrete ipotetiche vacanze in Italia, in modo da poter contribuire in piccola parte a far ripartire l’economia del nostro paese.

Siamo costretti a trascorrere la maggior parte del tempo in casa e questo tempo potrebbe essere valorizzato se lo sfruttiamo per investire sulla nostra persona. È un momento in cui si possono acquisire molteplici conoscenze e competenzeseguendo corsi o leggendo molti libri e ascoltando documentari. Noi siamo la forza lavoro del futuro e un investimento introspettivo ora, porterebbe portarci a possedere maggiori capacità in futuro.

Da studentessa lancio un appello a tutti i miei coetanei: informatevi, ottimizzate il vostro tempo in vista di un periodo migliore, innamoratevi della conoscenza e del progresso. Per quanto a livello macroeconomico ci sembra di essere irrilevanti, a livello microeconomico possiamo contribuire tanto per noi stessi e per il nostro paese.

Ad maiora.

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