Venerdì sera con il nuovo DPCM, il premier Conte ci ha comunicato che per quest’anno le feste non le passeremo seduti a grandi tavole imbandite con tutti i nostri parenti, ma con un ristretto nucleo familiare.
E la settimana bianca? E il cenone della vigilia? E la tombola di Santo Stefano? Purtroppo, anche durante queste festività continueremo a vivere “smart” con chiamate e videochiamate ricche di gioia ma con l’amaro in bocca per non poter condividere i momenti di festa con tutte le persone a noi più care.
Questo 2020 ci ha tolto un’ennesima libertà, non ci permetterà di sederci a tavola e condividere piatti e prelibatezze della tradizione, i canti e le recite dei propri figli, lo scambio di auguri, abbracci, sorrisi e regali. Ma forse, una fortuna l’abbiamo: la consapevolezza che un domani migliore è sperabile, desiderabile e ormai vicino.
Ma c’è chi l’opportunità di condividere la tavola imbandita a festa non la ha da anni, ci sono bambini che non scartano regali e chi vive confinato nelle mura della propria stanza d’ospedale o in una RSA senza poter ricevere visite dai propri cari.
La gioia di queste persone sta anche nei piccoli gesti di tutti noi, nelle azioni che ognuno di noi sceglie di fare per gli altri e per il loro bene, io come voi ho la ricchezza di avere una famiglia che mi vuole bene, una stabilità economica che mi permette di vivere dignitosamente e tanto altro; ma spesso non sembra abbastanza e grazie a questa insoddisfazione che si tramuta desiderio nel cuore che anche noi come tanti altri precedentemente possiamo vivere la gioia delle feste donandola ad altri. La solidarietà, oggi più che mai, può essere una delle armi contro il virus.
Il nostro paese si trova in una situazione di estrema instabilità economica, ogni giorno nuove famiglie lottano per portare il pane in tavola o permettere ai propri figli di studiare e anche questo porta sempre più persone, associazioni, aziende ad impegnarsi per gli altri.
Ne è esempio Esselunga che da sempre si impegna a collaborare con il Banco Alimentare con l’obiettivo di devolvere ai più bisognosi le eccedenze provenienti dai suoi supermercati e magazzini durante l’anno ed in particolare nel periodo natalizio. Questo è possibile anche grazie al supporto dei singoli consumatori che sostengono giornalmente l’intervento dell’azienda nel sociale attraverso contributi in denaro, devoluzioni e operazioni di fidelizzazione.
In particolare, in questo anno di pandemia dove gli spostamenti sono limitati, Esselunga insieme ad Amazon ha lanciato un’iniziativa online per supportare al meglio il Banco Alimentare: dall’1 al 10 dicembre su una pagina dedicata, i singoli consumatori hanno avuto la possibilità di contribuire attivamente al gesto di solidarietà dell’azienda acquistando alcuni prodotti selezionati dall’ente. Attraverso la piattaforma Amazon, a differenza della consuetudine, i prodotti non sono stati inviati ai consumatori ma alla Onlus che in un secondo momento si è impegnata a distribuirli secondo la propria missione.
E quando non sono le aziende, sono i singoli imprenditori. In particolare, mi ha colpito e lasciato affascinata la storia di Stefano, un imprenditore di Milano, che per quest’anno ha scelto di donare quattromila panettoni alla Onlus Pane Quotidiano che anche grazie al suo aiuto insieme a quello di oltre 200 aziende riesce ad assicurare beni di prima necessità a chi ne ha bisogno ogni giorno. (Fonte Corriere)
L’ultimo esempio di solidarietà è quello che mi ha più scaldato il cuore, perché tocca una realtà fortemente colpita dal virus in questo periodo e perché il gesto è stato fatto da una ragazza, devo ammettere è una delle mie migliori amiche, che mi ha permesso di fermarmi e riflettere un po’ su me stessa e il valore che do al mio Natale e da cui nasce l’idea di questo articolo.
Grazie ad un semplice “retweet” è venuta a conoscenza dell’iniziativa “I nipoti di Babbo Natale” che si impegna a raccogliere i desideri di Natale degli ospiti delle molteplici RSA che aderiscono al progetto e chiedono a chi desidera di partecipare all’acquisto di questi regali. L’iniziativa è presente sulla maggior parte del territorio italiano ed esiste da alcuni anni, purtroppo quest’anno l’iniziativa è solo online ma gli scorsi anni, e si spera anche nei prossimi, era possibile portare il presente di persona all’ospite.
È un’azione molto semplice, come quella di acquistare un cd di ballo liscio, ma con un valore intrinseco inestimabile per chi lo riceve, che in questo 2020 non potrà gioire delle visite dei propri cari, e per chi lo fa.
Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano. (Madre Teresa di Calcutta)
Se desideri contribuire alle iniziative solidali sopra citate clicca qui!
https://www.bancoalimentare.it/
https://www.nipotidibabbonatale.it/
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