Uno dei primi articoli de L’Imprenditoriale è stato dedicato all’analisi della Global 100 Most Sustainable Corporations del 2020. Che cosa è cambiato in quella del 2021?
La Global 100 Most Sustainable Corporations è una classifica annuale elaborata dalla società canadese Corporate Knights, che individua le 100 imprese più sostenibili del mondo. Viene presentata ogni anno a partire dal 2005 al World Economic Forum a Davos, in Svizzera, ed è realizzata selezionando le aziende con almeno un miliardo di dollari di fatturato, valutando la loro performance sulla base di diversi criteri e parametri specifici per ciascun settore industriale, tra cui gestione delle risorse, personale e capitale. Ciò che si ottiene da questa classifica è un elenco di società operanti in diversi campi, ma con un importante denominatore comune: l’attenzione per il pianeta.
Uno dei primi articoli de L’Imprenditoriale è stato dedicato all’analisi della Global 100 del 2020 (https://limprenditoriale.it/sostenibilita-ambientale-a-che-punto-sono-le-aziende-italiane/). Ho deciso di informarmi per comprendere come il quadro sia cambiato a distanza di un anno e confrontare la Global 100 precedentemente analizzata con quella del 2021.
Corporate Knights ha studiato 8.080 aziende quotate in borsa, confrontandole sulla base di 24 parametri chiave (KPIs, key performance indicators), i quali si concentrano sull’importanza data alla sostenibilità ambientale, ma comprendono anche nuovi indicatori inerenti l’impegno e la sensibilizzazione sociale. Alcuni esempi di KPIs sono la percentuale di entrate e investimenti “verdi” delle aziende, la produttività del carbonio, ma anche la diversità di genere e razziale presente nei consigli direttivi e a livello esecutivo.
Come negli anni precedenti, la Global 100 continua ad essere dominata da aziende nordamericane ed europee, ma sono presenti anche new entries provenienti da Paesi come India (Tech Mahindra, settantaduesimo posto) e Turchia (Arcelik, trentaquattresimo posto). Gli USA e il Canada, con rispettivamente venti e tredici aziende in classifica, sono i Paesi maggiormente presenti nella Global 100 del 2021, ma a livello regionale è il continente europeo a primeggiare: quasi la metà delle aziende (quarantasei) proviene da Paesi europei. Il Nord America ne conta trentatré, la regione asiatica e del Pacifico diciotto, l’America Latina due (Banco do Brasil SA e Natura &Co Holding SA, entrambe dal Brasile), l’Africa una sola (Standard Bank Group Ltd, Sudafrica).
CHI SI É GUADAGNATO UN POSTO SUL PODIO?
Andiamo a conoscere i primi tre classificati.
- Al primo posto si posiziona Schneider Electric, società europea di dimensione internazionale con sede in Francia, che propone prodotti per la gestione dell’energia e dell’automazione: un grande traguardo, dato che nella Global 100 del 2020 era collocata al ventinovesimo posto. Questo risultato è stato ottenuto grazie a performance brillanti sotto diversi criteri di sostenibilità ambientale: l’azienda ha ottenuto il 70% dei suoi ricavi attraverso scelte sostenibili e il 73% dei suoi investimenti è diretto verso soluzioni green; inoltre essa si collocava su ottime posizioni anche in tema di diversità di genere e razziale, sicurezza e produttività delle risorse.
- Vincitrice della Global 100 del 2020, Ørsted A/S è scesa di un gradino, mantenendo però un eccellente posizionamento. Principale società energetica danese, è il più grande sviluppatore al mondo di energia eolica offshore: rappresenta il 29% della capacità installata globale e produce l’88% della propria energia da fonti rinnovabili. L’azienda danese ha vissuto un profondo cambiamento negli ultimi dieci anni: fondata per gestire le risorse di gas e petrolio nel settore danese del Mare del Nord, nel 2009 ha adottato una nuova strategia, con l’obiettivo di trasformarsi da un’azienda con l’85% di attività basate su combustibili fossili a una basata su fonti rinnovabili. È così che oggi essa rappresenta uno degli esempi più virtuosi in tema di sostenibilità: la sua storia potrebbe essere di ispirazione per altri grandi produttori energetici.
- Banco do Brazil (al nono posto l’anno precedente) è l’istituto finanziario più sostenibile al mondo e si colloca in terza posizione. Fondata nel 1808, è una delle banche più antiche del continente americano e una delle più redditizie.
Ben ventisei aziende hanno lasciato la classifica rispetto al 2020, tra cui la celebre multinazionale giapponese Toyota, che si era collocata al novantaduesimo posto, a causa della sua dipendenza da veicoli con motori a combustione interna.
E L’ITALIA?
L’anno scorso ho concluso il mio articolo sulla Global 100 del 2020 con un interrogativo: la presenza di aziende italiane sarebbe stata più o meno consistente nella classifica dell’anno successivo? Nella Global 100 del 2020 erano presenti due grandi brand italiani (Enel, in top ten, ed ERG, primo produttore di energia eolica in Italia, al trentacinquesimo posto), insieme all’istituto bancario Intesa San Paolo e la compagnia Assicurazioni Generali, rispettivamente al trentanovesimo e sessantanovesimo posto. Nella nuova Global 100 non solo il numero di aziende italiane non è aumentato, ma la nostra unica rappresentante rimasta, Intesa San Paolo, ha peggiorato la sua posizione scendendo fino al cinquantaseiesimo posto. Un risultato ben diverso da quello di altri Stati europei, come Francia e Germania, che contano rispettivamente nove e sette aziende in classifica.
L’Italia è una delle maggiori potenze economiche del mondo ma non ancora un Paese sufficientemente eco-friendly; c’è un ampio margine di miglioramento e voglio rinnovare la mia fiducia nei confronti dell’industria italiana, certa che anche le nostre aziende abbiano a cuore la sostenibilità ambientale e siano consapevoli di come una svolta green possa rappresentare un beneficio per l’intera società, oltre che per loro stesse. Mi auguro che la situazione del nostro Paese tra un anno sia di gran lungo migliorata, anche grazie all’opportunità imperdibile rappresentata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: non dimentichiamo, infatti, come una delle sue missioni fondamentali sia proprio quella volta a realizzare la transizione verde ed ecologica della società e dell’economia italiana.
Fonti:
2021 Global 100 ranking. (25 gennaio 2021). Corporate Knights. https://www.corporateknights.com/rankings/global-100-rankings/2021-global-100-rankings/2021-global-100-ranking/
Scott, M. (25 gennaio 2021). The 2021 Global 100: How the world’s most sustainable companies outperform. Corporate Knights. https://www.corporateknights.com/leadership/2021-global-100-progress-report/
Le aziende più green del 2021: la classifica Global 100. (21 dicembre 2021). CVA energie. https://blog.cvaenergie.it/azienda-green/le-aziende-piu-green-del-2021-la-classifica-global-100/
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